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Venire a Pasqua alle isole Eolie e come organizzare un viaggio magico in un territorio di fiaba. Può sembrare troppo, ma in realtà è un po’ così. Le isole si stanno vestendo per la bella stagione, la natura è in fiore ed il giallo delle ginestre fa sembrare le piante delle grandi “fiaccole”, come i locali chiamano in dialetto la ginestra fiorita. Al profumo della ginestra si aggiunge quella del gelsomino che durerà poi a lungo durante tutta la stagione, grazie alle molte varietà.

Stromboli lancia in aria i suoi lapilli con incredibile sistematicità, colorando le notti di rosso e segnado di giorno il cielo con la linea marcata del suo “pisciuni”, la coda di fumo e ceneri che la brezza stende da orizzonte a orizzonte. I vecchi pescatori usavano questa bussola celeste per fare a breve interessanti previsioni meteo.

Lipari, la più grande, si prepara alla Settimana Santa, con le grandi tradizioni della Domenica delle palme e dei giorni della Settimana di Pasqua, con la processione del Venerdì Santo e quella della Domenica di Resurrezione, e la Pasquetta dei grandi picnic familiari.

Il clima è ancora mutevole in questo periodo, ma chi non teme una giornata di vento può avere il piacere di grandi nuvole bianche che corrono attraverso il cielo blu, di distese brillanti del mare come una carta d’argento pieghettata, di piante che ovunque esprimono i primi germogli.

Nella settimana Santa le chiese aperte, mostrano in viola che Cristo è morto e risorto. Gli addobbi invitano ad una visita, ad entrare in una chiesa talvolta deserta, ma con ancora il profumo dell’incenso, per un momento di pace prima della processione del Venerdì Santo.

Tutte e sette le isole stanno riaprendo i locali e sono pronte ad accogliere gli ospiti. Le isole Eolie sentono ancora l’influsso del culto di Apollo, della presenza di Eolo e del grande senso di ospitalità che le caratterizzava già nei tempi antichi come narra l’Odissea in un intero canto dedicato alle isole del vento e del fuoco.
